IL
PATTO FORMATIVO
Che
cosa è cosa serve?
La
comunità scolastica del Liceo “E. Medi” è composta dagli studenti con i
genitori, dai docenti dal personale Amministrativo, Tecnico e dai
Collaboratori Scolastici.
Il patto vuole esplicitare diritti e doveri di ogni componente con lo
scopo di :
-
accrescere
il senso di responsabilità
-
favorire la partecipazione
-
consentire verifiche e valutazioni dell’attività scolastica per poter
migliorare continuamente.
Esso è composto di due parti:
I) I principi ispiratori di fondo, II) I comportamenti espressi in
generale e precisati per ciascuna componente. Sia il contenuto che la
formulazione sono migliorabili.
I
principi ispiratori
-
La
centralità della PERSONA concreta.
la creatività e l’intelligenza di ognuno può trovare la possibilità di
realizzarsi e di esprimersi.
-
La
PROMOZIONE personale e culturale degli studenti
Gli adulti del Liceo “E. Medi” interagiscono discretamente e
positivamente con i giovani per offrire strumenti e condizioni per la
realizzazione del loro progetto di vita.
-
La
DEMOCRAZIA con particolare riferimento a quella scolastica.
I
comportamenti
Ad
ogni componente la comunità scolastica è chiesto:
-
AUTOREVOLEZZA. Prevale la testimonianza rispetto alla imposizione e
alla dichiarazione. Si insegna quello che si è, insieme e prima di
quello che si sa.
-
TRASPARENZA dei comportamenti, tutto ciò che viene affermato/fatto
deve essere motivato con riferimento al POF, alla programmazione
disciplinare, di classe e del singolo docente.
-
Riconoscere e apprendere dagli ERRORI. Trasformare l’errore in
risorsa, come strumento per migliorare, senza compromettere il
rispetto e l’autostima.
-
COLLEGIALITA’. La complessa relazione educativa e
d’insegnamento/apprendimento richiede la condivisione delle scelte
assunte, attraverso la discussione e il confronto, negli organi
collegiali.
-
Il DIALOGO. Il dissenso motivato, la diversità di opinione sono una
ricchezza. Il dialogo che nasce dall’ascolto è strumento per
avvicinarci alla verità (soluzione dei problemi) di cui nessuno
detiene il monopolio. Dissenso e diversità si trasformano, in questo
modo, in civile capacità di esprimere la propria identità e proposta.
Tutte le componenti della comunità scolastica ( studenti, loro genitori,
docenti, personale ata) si ispirano nel loro operato ai principi e ai
comportamenti sopra indicati oltre a quanto dichiarato dallo “Statuto
delle studentesse e degli studenti”
In
particolare:
Ai
DOCENTI è richiesto:
-
La
competenza disciplinare collegata da quella psicopedagogia e
relazionale, ancorate a coscienza civile e politica;
-
Nel
rispetto della libera scelta delle persone, per quanto dipende da
lui, di agire per rimuovere gli ostacoli al successo scolastico,
tendendo al pieno sviluppo della persona dello studente;
-
Di
promuovere negli studenti la mentalità dell’”ALLEANZA” fra tutte le
componenti della comunità scolastica per favorire conoscenze,
competenze e autonomia, intesa come capacità di decisone e assunzione
di responsabilità;
-
Di
operare nella convinzione che il corretto comportamento degli studenti
è fondato sulla sua autorevolezza personale, prima che sul
provvedimento disciplinare; La sanzione, come pure il voto e la
valutazione, si riferisce ad un comportamento preciso, ad una
prestazione specifica, senza divenire giudizio sulla globalità della
persona;
-
Di
contribuire a realizzare un clima relazionale positivo e fondato sul
dialogo (che parte dall’ascolto) e sul rispetto;
-
Di
cercare l’unitarietà dell’insegnamento attraverso la programmazione
collegiale “dichiarata” e “agita”.
-
Di
informare genitori e studenti del percorso didattici, dei principali
obiettivi della materia insegnata, dei metodi e dei criteri di
valutazione;
-
Di
valutare periodicamente gli studenti secondo le modalità definite dai
coordinamenti disciplinari; quanto prima possibile, di comunicare e
motivare l’esito delle verifiche, di organizzare periodicamente
attività di recupero e sviluppo, trasformando l’errore in risorsa;
Agli STUDENTI è richiesto:
-
Di
prendere coscienza, in modo crescente, che apprendere è un DIRITTO,
prima che un dovere, che il nemico è l’ignoranza, l’incompetenza e la
mancanza di autonomia, e non il personale della scuola. Docenti,
preside, personale ata sono ALLEATI;
-
Di
frequentare regolarmente le lezioni, arrivando con puntualità; di
partecipare attivamente al lavoro scolastico a scuola e a casa, di
sottoporsi regolarmente alle verifiche, che sono un diritto e non solo
un dovere;
-
Avendo
diritto al rispetto in tutte le forme in cui esso possa presentarsi, è
chiesto di rispettare persone e regole, democraticamente determinate;
-
Di
rispettare le strutture nella consapevolezza che essendo “di tutti”
meritano attenzione uguale o maggiore delle proprie; di assumersi
autonomamente la responsabilità dei danni eventualmente arrecati con il
relativo risarcimento;
-
Di
mettere al bando l’omertà, per il principio del coraggio e della
responsabilità che caratterizza uomini veri e donne vere;
-
Di
esercitare, se necessario, il diritto al dissenso nelle forme del
rispetto dovuto all’interno di ogni civile comunità;
-
Di
conoscere l’offerta formava, la programmazione disciplinare per una
migliore partecipazione;
-
Di
conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto come garanzia di una
civile convivenza, potendo chiedere modifiche di parti ritenute
sbagliate o inadeguate;
-
Di
collaborare con tutte le componenti della comunità scolastica per la
realizzazione del presente patto formativo, secondo le modalità della
programmazione dei consigli di classe e del liceo nel suo insieme.
Ai
GENITORI è richiesto:
-
La
consapevolezza che la comunità scolastica del Liceo “Medi” è fatta di
uomini e donne, fallibili e perfettibili; nessuna scuola può essere
un’ “isola felice”;
-
Di
collaborare per il miglioramento della realtà scolastica perché
l’azione convergente di famiglie, studenti, personale della scuola
può portare risultati positivi; di contribuire a instaurare un clima
di comprensione e fiducia tra scuola e famiglia;
-
La
consapevolezza che la vita familiare incide fortemente, nel bene e
nel male, sulla crescita scolastica, umana e civile dei propri figli e
di quelli altrui;
-
La
consapevolezza del diritto ad avere il massimo dell’informazione
sull’offerta formativa, sulla programmazione educativa e didattica di
classe e del singolo docente; del diritto anche al massimo di
informazione sull’andamento del proprio figlio e della scuola in
generale;
-
Di
avere il diritto al massimo rispetto da parte di chiunque operi nella
scuola, avendo il dovere di offrire il massimo rispetto per le persone
e le specifiche funzioni,
-
La
consapevolezza che, pur restando fermi il diritto all’informazione e
al consenso/dissenso, il personale docente è l’unico responsabile
delle scelte didattiche;
-
La
conoscenza e il rispetto del regolamento d’istituto, del quale è
possibile chiedere eventuali modifiche al Consiglio d’Istituto;
-
Di
controllare ed eventualmente documentare le assenze del figli/a; di
dare informazioni utili a migliorare la conoscenza dei figli;
-
Di
rivolgersi in primo luogo a docenti e preside in presenza di problemi
o difficoltà;
Al
personale Ata è richiesto:
-
Di
conoscere l’offerta formativa del liceo e di collaborare per
realizzarlo;
-
Di
garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con
puntualità e diligenza;
-
Di
favorire un clima di collaborazione, accoglienza e di rispetto tra
tutte le componenti operanti nella scuola;
-
Di
offrire il massimo di informazione e accoglienza a chiunque, per vari
motivi entri in contatto con il Liceo;
-
Di
segnalare a docenti e preside eventuali problemi e anomalie;
Al
Preside è richiesto:
-
Di
garantire e favorire l’attuazione dell’offerta formativa ponendo
studenti, genitori, docenti e ata nelle condizioni di esprimere e
valorizzare il loro ruolo e le loro potenzialità;
-
Di
garantire e favorire dialogo e collaborazione tra le diverse
componenti della comunità scolastica;
-
Di
cogliere le esigenze formative degli studenti e della più vasta
comunità all’interno della quale il liceo opera, per ricercare
risposte adeguate
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