CONCLUSIONI
Dall'anno
1999 il liceo Medi nell'ambito di diversi progetti, ha effetuato
rilevamenti ed analisi inerenti all'indice I.B.E.
del fiume Tione, allo scopo di determinarne il
tasso di inquinamento e la relativa qualità delle
acque. Nell'analisi eseguita nell'ambito del progetto "Unesco" (anno scolastico '99-2000) sono state
ritrovate 17 unità sistematiche che delineavano un
indice I.B.E. pari a 8, corrispondente alla classe
II. L'ambiente presenta quindi leggeri effetti di inquinamento. APRILE 1999
MARZO 2001
Dallo
studio effettuato 16-10-2002 sulle tre pescate a cinque metri di distanza tra
loro sul fiume Tione, abbiamo rilevato 21 unità
sistematiche che corrispondono al valore I.B.E. 9,
il quale a sua volta indica che il fiume presenta lievi sintomi di inquinamento. (vedi
tabella allegata) Rispetto alle analisi eseguita nel Marzo del 2001 e nell'Aprile
1999, abbiamo rilevato un miglioramento dell'indice da 7-8 a 9, che
corrisponde quindi ad un passaggio dalla Terza alla Seconda classe di
qualità. Prima i sintomi dell'inquinamento erano evidenti e pesanti, ora solamente lievi. Le
motivazioni di questo miglioramento potrebbero essere riconducibili alle
differenti precipitazioni annuali o al fatto che l'analisi è stata eseguita
in differenti periodi dell'anno. Non
abbiamo invece risultati sulle condizioni dell'acqua
rispetto all'indice I.F.F. poiché di quest'ultimo abbiamo solo studiato il significato e la
funzione. Sono state
ritrovate, inoltre, delle idrofite quali: Ranunculus
penicillatus, Elodea canadensis, Ceratophylum demersum. In partocolare, Elodea canadensis , che è una pianta alloctona importata direttamente dal
Canada, e Ceratophylum demersum
vivono in ambienti anche degradati, mentre il Ranunculus
penicillatus vive in acque con modesti sintomi di
inquinamento. Dati
negativi invece, pervengono dalla presenza di alghe
filamentose che testimoniano il fenomeno dell'eutrofizzazione delle acque. La
presenza del muschio Fontinalis antipiretica non
fornisce dati relativi alla qualità delle acque,
tuttavia risulta interessante ricordare che un tempo la pianta veniva
utilizzata contro gli attacchi febbrili. Interessante,
infine, è stata la cattura del Padogobius martensii, specie in via di estinzione
per le alterazioni del suo habitat naturale. Rispetto a questo problema le
istituzioni nazionali ed europee non sono rimaste
indifferenti attuando numerosissime direttive CEE riguardanti la protezione
ed il miglioramento della qualità delle acque correnti dove vivono specie
endemiche.
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